Ci sono giornate che scorrono velocemente e altre che sembrano durare tanto. E’ un’impressione, è tutta questione di tempo. Si ok, ma quale tempo? Quello dell’orologio o un altro tempo? In ogni momento la nostra essenza ci richiama a lasciar andare attaccamenti e paure, ci invita ad entrare in un’altra idea di tempo che gli antichi chiamavano “kairos”. Un tempo qualitativo e non quantitativo che Rita Levi Montalcini spiegava così: “meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita”.
Prendendo questa consapevolezza posso cambiare la relazione con l’idea del tempo e ritornare alla condizione di non separazione in cui la mente mi aveva precipitato.
A quel punto il “non ho tempo” si trasformerà in un tempo infinito fatto di pura azione e ottenimento.
Antonio Sorbello