Onorare tutti coloro che hanno combattuto e sono morti per liberare l'Italia dalla dittatura fascista è doveroso. Non basta averlo studiato sui libri di storia, bisogna sentirlo interiormente. Uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per permettere alle future generazioni di vivere in una nazione dove ogni essere umano può esprimersi liberamente sotto tutti i punti di vista.
Uomini e donne animati da grandi ideali e dalla speranza di un futuro di pace.
Tutto questo oggi sembra smarrito, perso e anastetizzato. Perché?
Forse dovremmo impegnarci per una nuova liberazione da quelle catene invisibili che ci impediscono di evolvere individualmente e collettivamente.
Voglio pensare che da qui ai prossimi anni sempre più persone si impegnino per una nuova liberazione. Liberazione da tutte le illusioni e "dagli inganni del tuo tempo" (cit. Franco Battiato).
Liberazione da ogni forma di giudizio e discriminazione, liberazione da un sistema economico ingiusto, liberazione da un'informazione opprimente e ingannevole.
L'elenco potrebbe continuare ma ritengo che la condizione necessaria per realizzare questo "salto evolutivo" sia il risveglio dell'anima.
Nessuna liberazione è possibile senza un risveglio interiore. Nessuna liberazione è possibile senza una consapevolezza profonda di se'. E non certo l'intelligenza artificiale.
A quel punto e solo a quel punto si diviene esseri umani al servizio del divino. Portatori di luce e d'amore in ogni angolo di questo pianeta. Con fede, gratitudine ed entusiasmo.
Antonio Sorbello